Giorgio Gabrielli (Mantova)
TRA FOSSI E BOSCHI

di e con Giorgio Gabrielli

Un signore per farsi passare l’insonnia si aggira tra fossi e boschi. Qui s’imbatte in una piccola lucciola che lo guida in luoghi magici dove dagli alberi e dai fossi escono storie. Una volta a casa il signore le ricostruisce con gli oggetti della sua camera da letto: il lenzuolo diventa un fondale sostenuto dalla rete infilata nella cassapanca; con tutto il resto costruisce i personaggi per raccontare le storie sentite. Ecco la vita di un pesciolino sognatore e di una rana giramondo, di un camaleonte variopinto, di una lumachina ambiziosa e di un bruco molto… ingordo, che dire, addirittura la lucciolina in persona verrà a raccontare una bellissima filastrocca.

dai 3 anni


domenica 6 novembre doppia replica ore 15,30 e 17,30
biglietto unico 5€
prenotazione on line
Stacks Image 3903
Temi prevalenti. Si parla di animali e delle loro storie d’amicizia, di viaggio, di scelte difficili e strani cambiamenti e di quello che vicende cosi fantastiche ci possono insegnare.

Riferimenti all’esperienza del bambino.
Il bambino è sempre meravigliato dal mondo immaginario che lega le vicende degli animali a quelle degli uomini, poiché si rivede nelle avventure fantastiche di esseri a lui così cari e misteriosi. In questo spettacolo gli animali sono il tramite per parlare di varie problematiche che sono le stesse che accompagnano gli esseri umani. La narrazione si serve di un linguaggio semplice ma da adulti che piace e diverte molto il bambino, in questo gioco nel quale un adulto racconta, s’interroga e chiede chiarimenti su piccole-grandi vicende il bambino si sente protagonista ed è portato ad entrare in un gioco nel quale le sue impressioni e spiegazioni servono ad un adulto per capire meglio le storie che racconta, le quali viste attraverso gli occhi di un bambino cambiano spesso significato, questo contribuisce attivamente all’andamento della storia e allo svolgimento dello spettacolo.

Tecniche e linguaggi teatrali utilizzati.
Spettacolo di narrazione e animazione dove l’improvvisazione è necessaria allo svolgimento dello spettacolo che viene aggiustato in base alla reazione del pubblico. Un narratore diventa animatore d’ombre, pupazzi e oggetti sonori per svelare l’incanto di storie custodite nel baule delle meraviglie: partendo dal telo su cui inizia la proiezione lo spettacolo andrà via via invadendo tutta la sala coinvolgendo ed interagendo con il pubblico.

Metodo di lavoro utilizzato dalla compagnia nella creazione dello spettacolo.
Narrazione di storie creando i personaggi utilizzando e sperimentando tecniche di “teatro di figura”: ombre cinesi con silhouettes sia colorate che nere, pupazzi a stecca e a molla con l’ausilio inoltre di oggetti sonori ed invenzioni sceniche varie.

Fonti utilizzate.
Lo spettacolo è basato su storie create alcune dallo stesso Gabrielli ed altre liberamente ispirate dal libro di Leo Lionni “Le favole di Federico”. Le musiche originali sono del compositore Giancarlo Zucchi.

Giorgio Gabrielli
inizia a dedicarsi al disegno e alla scultura dal 1985. Le opere scultorie raggiungono un livello tecnico sempre più articolato, con un progressivo interesse per la scultura sezionata e l’universo della marionetta. Da qui il passaggio successivo al teatro di figura con la costruzione ed animazione di tutti i soggetti - marionette, burattini, pupazzi, maschere ed ombre cinesi, occupandosi anche di scenografia ed entrando così in contatto con alcune compagnie teatrali di livello nazionale. Oltre alla produzione per il teatro ragazzi, Gabrielli realizza spettacoli destinati ad un pubblico adulto grazie anche alle collaborazioni con musicisti quali Gianluigi Trovesi, Mauro Negri, Marco Remondini e, nell’ambito scenografico, con il fotografo e responsabile italiano dell’ECM Roberto Masotti.

Per ulteriori informazioni, recensioni, foto e video potete visitare il sito
www.giorgiogabrielli.it