Nell’ambito di un’analisi dell’esperienza 2015 delle residenze creative intitolate PROSPETTIVE TEATRALI che si sono svolte nella sede della Terra Galleggiante, Centro Teatro del Lavoro, vorremmo fare una considerazione relativa all’aumento del numero di residenze accolte. Lungi da essere una risposta di carattere prettamente numerica/quantitativa, a interessarci dell’aumento è invece la sua ripercussione sul valore positivo e nell’innovazione del linguaggio che può avere un sistema di residenze così corposo. Per condizionare nello specifico il teatro di figura in una direzione aderente alla contemporaneità, il fattore numerico diventa per noi determinante al fine di creare uno slancio autoportante, una tendenza naturale che convogli verso l’innovazione più compagnie possibile, portando queste verso un sistema teatro figura moderno in cui tutte le varie professionalità necessarie alle produzioni, si integrino in un processo creativo congiunto. Questo agire dal basso vuole affrontare lo stato delle cose comunque con ambizione, per mettere a confronto quest’arte tra le arti, in un discorso di multidisciplinarietà interna che si esprima nell’uso pratico e teorico delle nuove opportunità tecniche e creare una nuova immagine verso l’esterno che si rifletta anche nell’inserimento nella circuitazione teatrale generale.
In questo senso l’esperienza delle Residenze Creative è stato nel primo anno un momento di rodaggio dei meccanismi organizzativi, da proseguire con un lavoro di analisi che porti all’acquisizione di consapevolezza sulle forti potenzialità del sistema residenze nel panorama nazionale e dell’ambito fecondo di una relazione interregionale.