Mirabilia Teatro
IL BALLO D'IRENE
La incredibile storia di Irène Némirovsky

scritto e diretto da Andrea Murchio
consulenza storiografica di
Bruno Maida
con
Alessia Olivetti
scene e costumi
Sara Santucci
light-design P
ietro Striano
martedì 27 gennaio ore 21
replica scolastica martedì 27 gennaio ore 10,30
biglietto 8€, under diciotto 6€
prenotazione on line
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Il Ballo di Irene è l'incredibile storia di Irène Némirovsky , scrittrice ebrea morta ad Auschwitz nel 1942 dopo aver viaggiato per mezza Europa e trionfato a Parigi grazie ai suoi capolavori letterari (David Golder, Il Ballo..).
Romanzi entusiasmanti, che all'epoca rivelarono una fuoriclasse della scrittura e che - con l'avvento del cinema sonoro - divennero soggetti cinematografici di grande successo.
Attraverso ricostruzioni documentaristiche dell'epoca (e con radiogiornali elaborati ad hoc per la messinscena teatrale) riscopriamo l'esistenza di una grande donna e l'identità negata - prima dal nazismo, poi dall'oblio della Storia - di una sensazionale scrittrice, il cui ultimo testo, Suite Francese, è stato dato alle stampe per la prima volta soltanto nel 2005, dopo che per anni il manoscritto era rimasto nascosto nella valigia che la Némirovsky aveva lasciato in eredità alle sue due figlie, Denise ed Elizabeth, dopo la sua deportazione.
Il testo teatrale segue le vicende private di Irene in parallelo con i grandi e tremendi fatti che accaddero in Europa fra l'inizio del XX secolo e il 1942, anno della scomparsa della scrittrice. Il tutto raccontato in prima persona proprio da lei, Irène, naturalmente attraverso il corpo e la voce dell'attrice Alessia Olivetti e la ricostruzione biografica (non priva - per forza di cose - di elementi fantastici o romanzati) scritta da Andrea Murchio con la consulenza storiografica di Bruno Maida, docente di Storia Contemporanea dell'università di Torino.

"Abbiamo dunque potuto apprezzare questo interessante testo teatrale, che ricostruisce la storia di Irène Némirovsky, ne segue la vita e le traversie dalla natia Kiev, poi a San Pietroburgo, e di qui la fuga dalla Rivoluzione, e l’arrivo in Francia; l’integrazione nella società francese,e poi l’umiliazione delle leggi antiebraiche del governo di Vichy. Una ricostruzione che narra la tragedia di una vita, distrutta dalla Shoah, ma anche i suoi sentimenti, il rapporto con il marito e le figlie, ma soprattutto la grande passione della sua vita: l’amore per la letteratura e l’orgoglio di scrivere articoli e libri; un lungo monologo, recitato con grande capacità e passione dalla giovane Alessia Olivetti, che sembra identificarsi perfettamente in Irène. Un bel testo, che ci fa conoscere ed amare una figura di donna e scrittrice, distrutta nella tragedia immane della Shoah. "

Beppe Segre - Presidente della comunità ebraica di Torino
Lo spettacolo è patrocinato dal Consolato di Francia, dal Museo della Resistenza di
Torino, dal DAMS di Torino, del Centro Regionale Universitario per il Teatro e dalla U.I.L.D.M. (Associazione per la lotta alla Distrofia Muscolare).
Lo spettacolo inserito nella programmazione della Giornata della Memoria dalla Comunita' Ebraica di Torino, in scena per la Fondazione Teatro Europa Piemonte (TPE) nella Stagione Teatrale 2013/2014 e al Teatro de la Vieille Grille di Parigi, durante la Stagione 2013/2014, nella rassegna Tutti a Teatro a cura del Progetto Teatro Ragazzi e Giovani Piemonte e tornerà in scena a Parigi a maggio nell’ambito di un Festival alla Citè Universitaire de Paris.