Una Muzzika per Testa
rassegna nuova musica popolare

tutti i venerdì di novembre
dal 5 al 26 ore 21.30
formazioni

5 novembre Animalunga
MARKET POLKA
Aldo Mella, contrabbasso
Roberto Bongianino, bandoneon e fisarmonica
Fabio Giachino, piano


12 novembre Carlo Pestelli
CANZONI A NUDO
Carlo Pestelli, voce, armonica e chitarra

19 novembre La Chatte Noire
WHO’S GONE, WHO’S COMING
Marco Varvello, fisarmonica
François Gozlan, chitarra
Luca Russo, contrabbasso
Mattia Barbieri, percussioni


26 novembre Serio e Faceto
LE ASTUZIE FEMMINILI
Irene Biancalani, voce
Nicola Barbagli, fisarmonica

3 dicembre The Original Trilogy
FREEWAYS
Marco Tardito, sax
Giorgio Giovannini, trombone
Max Carletti, chitarra


biglietto 8 € intero 6 € ridotto
I primi due concerti fanno parte del programma di PROVINCIA LIVE NET 1.0, un'iniziativa dell’assessorato al Turismo e Cultura della Provincia per promuovere musica contemporanea dal vivo di qualità. 
Per valorizzare e diffondere la ricca e variegata offerta musicale del nostro territorio ad un pubblico sempre più ampio ed esigente fra rock, blues, folk, reggae, elettronica e altro ancora.


Una musica che conosciamo, ma che ci sorprende

Ci saranno musicisti pinerolesi, torinesi, milanesi, abruzzesi e napoletani. dove l'incontro sarà si tra pubblico e artista ma anche tra la cittadina di PInerolo, e la sua storia, la sua vitalità. 

Un incontro con una parte di se stessa per creare quel background culturale naturale in cui le idee nascono, si confrontano e, se ne hanno una dignità oggettiva, si concretizzano.

Nell'umiltà, ma non modestia, che deve contraddistinguere gli interventi culturali (poetici) in generale, la manifestazione si propone
 anche come biglietto da visita per le persone che vengono da fuori; esse infileranno nel taschino preposto a contenere curiosità, partecipazione, condivisione e crescita l'immagine di una PInerolo vivace e accogliente, bella e interessante, artisticamente in sincrono con la contemporaneità.

Quindi una rassegna in linea con tutti quei propositi espressi dal Teatro del Lavoro; cercare di dare spazio a realtà
territoriali che si confrontino concretamente con l'esterno, in un ottica globale. 
Un confronto che può servire a sgonfiare quella cappa asfissiante e opprimente che avvolge le nuove generazioni quando vivono in contesti culturali provinciali, più mentali che reali, più subiti che imposti, più dovuti ad atteggiamenti negletti che a espresse intenzioni.