CONCERT FOR LIVE SHADOW

Alessandro Amaducci – video
Quartetto Maurice - musica contemporanea
Unix Puppet – teatro figura
Damiano Privitera – ideatore e tutor
Per quanto riguarda gli elementi di fondo sul tipo di intervento in relazione con il pubblico o i pubblici, possiamo tranquillamente rifarci all’azione 1 sopra descritta.
Naturalmente lavorando con video e teatro d’ombre, alcune limitazioni o indicazioni più strette ci saranno, ma per il resto rimane l’intento di trovare luoghi e situazioni diverse dalle solite in cui riallacciare i contatti con i giovani, o il pubblico in generale; incontri su basi di poetica teatrale e non solo di intrattenimento, pur rispettabile, ma di cui sicuramente non manca l’offerta in provincia.
Dal punto di vista artistico e estetico la suggestione è quella di far confrontare due linguaggi per certi versi simili, il video e il teatro d’ombre. Entrambi hanno uno schermo, ma si cercherà di far nascere l’atto drammatico dal discostamento tra le due (l’idea di asincronismo come produttore di drammaturgia è praticamente lo stesso dell’azione 1 anche se in termini diversi) una realtà nuova sarà la scommessa da vincere.
L’immagine video, nella sua coerenza, è questione tecnica il passato , il teatro d’ombre è, ed ha la potenzialità d’essere come teatro, il presente; la musica, anche qui presente dal vivo, può essere collante ma anche, per esempio in assenza di immagini, al buio, unica protagonista e quindi diventare elemento di senso, musica drammaturgica.
Anche qui saranno importantissime le fasi di studio e improvvisazione, momenti in cui si cercheranno, sempre nell’ottica di fare e dare teatralità, i possibili momenti di frattura nell’immagine video, immagine in trasformazione dal vivo, al reale e viceversa.