Riserva Canini
Talita Kum

Immaginato e creato da Marco Ferro & Valeria Sacco
Con Valeria Sacco,
Disegno luci Andrea Narese
Disegno del suono Stefano de Pontiì
Musiche originali Luca Mauceri,Eleonora Pellegrini e Stefano de Ponti
Consulenza tecnica Sergio Bernasani,
Scena e puppet Valeria Sacco, Regia Marco Ferro
Una Produzione Riserva Canini Teatro

Con il sostegno di Festival Immagini dell'Interno di Pinerolo (TO), Rete Teatrale Aretina, Teatro Giocovita (Pc) e Théatre Gérard Philipe de Frouard
Théâtre Gérard Philipe de Frouard – Scène conventionnée pour les arts de la marionnette
et les formes animées 
(Nancy – France)

AWARD “EOLO” Migliore Compagnia di Teatro di Figura 2014 (ITALIA)
AWARD Miglior Attrice Festival Pierrot 2013 – Stara Zagora (BULGARIA)
NOMINATION Miglior Attrice World Puppet Festival 2013 Jakarta, (INDONESIA)
AWARD Miglior Spettacolo Festival Trasparenze 2012 – Modena (ITALY)

sabato 02 aprile ore 21
Teatro di figura per pubblico adulti
biglietto 8€, under diciotto 6€
prenotazione on line
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Talita Kum nasce da una visione, complessa e lineare insieme, come lo sono certi sogni del pomeriggio. E’ uno spettacolo che non ha parole, ma una storia c’è. E noi, le abbiamo dato vita, seguendo la rotta di un viaggio che assomiglia a una febbre, a un mancamento, a uno di quei momenti in cui le energie si esauriscono e piombiamo inesorabilmente dentro i nostri incomprensibili confini.
I due protagonisti di questo spettacolo sono un uomo mascherato di nero e una donna. Lei, nell’ombra sembra dormire di un sonno profondo, senza fine forse, lui la prende fra le sue braccia, come se fosse un pupazzo inanimato e, insieme, legati l’uno all’altra, si lanciano in una danza. Lentamente lei, si comincia a svegliare…
Talita Kum in aramaico significa appunto : “Svegliati fanciulla”.
Talita Kum è uno spettacolo per un’attrice e una marionetta frutto dello studio di una innovativa tecnica di manipolazione di una marionetta a taglia umana composta di due parti: un busto collocato alle spalle dell’attrice con una presa di manipolazione anteriore, e delle gambe poste in continuità con il corpo dell’attrice animate da dietro.
La costruzione stessa della marionetta ha ispirato lo sviluppo di una drammaturgia che indaga le relazioni tra una donna e la presenza d’ombra che sta alle sue spalle.
Un’ombra che all’inizio dello spettacolo esce dalla donna addormentata e si ritrova a contatto con il corpo inanimato, immerso in un sonno profondo.

L’ideazione dello spettacolo è nata dalla volontà di mettere il corpo umano nella condizione di essere creduto marionetta, per poter far vivere al pubblico l’istante dell’apparizione della vita in un essere umano, e nello stesso tempo di permettere alla marionetta di essere creduta, a sua volta, viva.

Questa operazione crea nello spettatore un’illusione che si rivela così forte da contraddire il senso della logica e della realtà: mentre il gioco viene pian piano svelato, lo spettatore continua a percepire vivo quel che la sua mente ha ormai compreso essere marionetta.

E proprio questo è il nostro desiderio: mettere la vita nella condizione di essere osservata nel suo esserci e nel suo non esserci, nel suo fluire e nel suo mancare e insieme allo spettatore vivere questo mutare, attraverso il potere di immedesimazione e di illusione del teatro di figura. Vivere con il pubblico il dubbio: chi anima chi? Dove comincia la volontà? Chi conduce e chi segue? Cosa dà energia e cosa ne toglie? O chi? Qual è il legame tra la forza, il motore, lo slancio e la direzione che viene scelta, e l’azione che viene agita?

Lo spettacolo percorre una storia: c’è una creatura in nero, un’ombra, che vive in una donna immersa in un sonno profondo, quasi infinito. C’è un allarme che scatta, un’emergenza, ci sono delle tracce da seguire per comprendere come poter far tornare il respiro nella donna marionetta, ci sono delle voci della realtà e dell’intimità, c’è una musica che incalza e chiede di essere danzata, c’è un accordo, un’ armonia da ritrovare.
Lo spettacolo, proprio per la sua complessità tecnica, ha avuto diverse fasi di lavoro che hanno anche coinciso con la progressiva costruzione e evoluzione della marionetta. La presentazione del primo studio avviene al Festival Immagini dell’Interno di Pinerolo nell’estate 2010, grazie al Premio Bando In-Produzione dello stesso Festival. Nel 2011, grazie al sostegno vinto con la Rete Teatrale Aretina, abbiamo condotto una seconda fase di lavoro con presentazioni nei Teatri del Circuito Aretino nella primavera 2011. Nel 2012, grazie all’appoggio di una residenza con Teatro Gioco Vita di Piacenza, abbiamo potuto concludere il percorso presentando lo spettacolo in anteprima al Festival Pre-Visioni di PC, e al Festival Geò Condè di Frouard in Francia in seguito al quale è nata una collaborazione con il Theatre Gerard Philipe di Frouard che ha invitato la compagnia per una residenza artistica conclusiva nell’agosto 2012, divenendo uno degli enti sostenitori dello spettacolo. Talita Kum ha debuttato nella sua forma definitiva a Modena il 25 ottobre 2012, al Festival Trasparenze, Atelier della Scena Contemporanea.


Riserva Canini nasce nel 2004 grazie all’iniziativa di Marco Ferro e Valeria Sacco con l’intenzione di essere un laboratorio di progetti artistici rivolti al teatro e alle arti plastiche. Gli spettacoli della compagnia nascono sempre da fasi di sperimentazione nel corso delle quali il soggetto dello spettacolo viene esplorato e suggerisce le tecniche più appropriate alla sua realizzazione.
Riserva Canini ha studiato in Italia con Il Teatro dei Sensibili di Guido Ceronetti, Gyula Molnar e Fabrizio Montecchi. All’estero con Philippe Genty e con la Compagnia Handspring Puppet , ha inoltre collaborato con l’Istituto Internazionale della Marionetta di Charleville Mezieres e il Centre School of Speech and Drama di Londra.  
Nella lirica lavora con As.Li.Co (Associazione Lirica di Como) per le produzioni di Hansel e Gretel (2009) e Rigoletto (2010).

La compagnia ha negli anni creato diversi spettacoli tutti intesi come occasione per esplorare e studiare il linguaggio e la materia teatrale che di volta in volta veniva affrontato: nascono così “La triste storia di un altro diavolo” spettacolo per adulti di burattini in baracca, in tournè in Italia e Spagna del 2004 al 2009. “NU” spettacolo per 12 attori e un’aspirapolvere, selezionato per la Biennale di Drammaturgia Contemporanea di Milano “ La Fabbrica dell’Uomo” nel 2005. “La notte Illuminata” spettacolo per ombre e attori rivolto all’infanzia e prodotto con Teatro Gioco Vita, in tourné in Italia, Svizzera e Francia dal 2006 al 2008. “L’Ordine del Giorno” spettacolo per attori e maschere e ombre, Menzione Lia Lapini 2008. “Hansel & Gretel” spettacolo - laboratorio di teatro d’ombre , distribuito dalla Fondazione Toscana Spettacolo dal 2010 al 2012. E nel 2011 Clic, l’educazione di una freccia spettacolo di strada per oggetti e teatro da tavolo prodotto grazie al sostegno del Festival Il Giardino delle Esperidi.
GRIMM – I guardiani del pozzo, spettacolo di ombre e creature animate, rivolto all’infanzia, bambini dai 6 anni che ha debuttato al Fabbricone di Prato nel marzo 2013, prodotto in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo, Armunia, Teatro Cantiere Florida, Teatro di Antella e Metastasio di Prato.
Nel dicembre 2013 la compagnia vince il Bando Cantiere Campsirago 2014/2016 e inizia una progettualità di residenza che la vedrà impegnata nei prossimi tre anni sul versante della formazione e dell’arte performativa in diversi progetti di studio e ricerca volti alla creazione finale dello spettacolo Circumanvigantes, che debutterà nell’autunno 2016.