PRELUDES, anatra morte tulipano
il soprannaturale nel multiverso di marionette
Lo spazio di una stanza senza pareti e uno scarno letto; sono lo spazio surreale, per raccontare una favola scritta per occhi di bambini, ma che parla dell’innocenza e della paure nella fine della vita, scena in cui saremo tutti, prima o poi, protagonisti.
Una visione che con leggerezza e senza drammatizzazione, in un’estetica minimalista, cerca coerenza con le intenzioni leggere, “naturalmente” non ludiche, dell’autore.
Sottotraccia, a fronte di un preludio verso una circostanza inevitabile, questa storia dalla linea sottile ci può accontare, se lo desideriamo, che tutti saremo coraggiosi e curiosi viaggiatori dell’ultimo tragitto, spettatori amorevoli verso se stessi e il mondo che ci circonda, in un sentimento materno e accogliente, in un sottinteso di ciò che si può dare con la purezza d’animo, e quale eredità preziosa si può donare a figli che verranno e verranno, a loro volta custodi di quel tulipano viola.
La marionetta, che ci rappresenta nello spirito, ci racconta di un dialogo dentro noi stessi, ce ne svela i dubbi e infine l’accettazione. La danza non nasconde la sofferenza del corpo ma la rincuora e le proiezioni luminescenti ne scoprono la parte interiore, i suoi pensieri invisibili e arcaicamente inesprimibili con parole.