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Teatro del Lavoro

Tra le tante ipotesi di nomi per battezzare la sala abbiamo scelto quello che deve rappresentarne con lungimiranza il carattere.
Le alternative più o meno interessanti e carine erano molte, ma poche quelle plausibili; cercavamo qualcosa avesse la forza di superare la semplice etichettatura di una localizzazione logistica.
Alla fine, come sempre succede, riflettendo con semplicità su quello che si stava facendo e sulle nostre motivazioni, il nome è saltato fuori con naturalezza: teatro del lavoro
“Lavoro” perché dietro sua realizzazione c’è stato un attività di anni, di tentativi andati male, di disillusioni brucianti ed ora per la sua realizzazione c’è gente che lavora duro. Chi segue il progetto, chi segue la burocrazia, chi esegue i lavori; giorno dopo giorno c’è lavoro che ne concretizzano l’idea.
“Lavoro” perché dobbiamo far capire al pubblico e ai futuri artisti che ci si accosta alla vita teatrale professionale solo predisponendosi ad uno duro sforzo intellettuale e non solo, in cui gli elementi “divini” della fantasia e della creatività non sono i soli o i più importanti ma che la poesia e l’arte la si fa soprattutto con l’impegno assiduo, faticoso, e alcune volte doloroso e anche noioso, caratteristiche proprie di qualsiasi lavoro.
Una attività in cui se c’è un privilegio è quello di fare quello che vuole l’anima.
Una indicazione per i giovani, quindi e un sottolineatura di dignità e rispetto dovuto.
Il Centro

Il centro consta di tre spazi distinti:
il teatro, il centro di documentazione e piccola residenza per artisti.
Nelle dimensioni consentite dalle possibilità della compagnia, si è voluto dare una fisionomia ideale alla struttura. Le tre parti congiunte danno un valore aggiunto al centro, una modalità che deve richiamare l’attenzione delle istituzioni su un ipotetico intervento culturale “propositivo”.
Le esperienze personali fanno pensare che solo l’immersione completa in una situazione teatrale organizzata (potremmo definire l’idea
bottega la generatrice), possono fare emergere nelle persone le capacità e le potenzialità espressive, se ci sono, naturalmente.
Seguire il lavoro operativo di una compagnia, capirne la strutturazione, identificarne una sistematicità aiutano a far crescere dentro di sé la sicurezza e servono a maturare percorsi artistici individuali.

Per le sue caratteristiche e la sua posizione centrale nella città, la sala può dare anche un servizio di ospitalità verso quelle iniziative teatrali e sociali che nel territorio necessitino di uno spazio strutturalmente e tecnicamente validi. Per questo motivo l'Associazione La Terra Galleggiante mette a disposizione, con l'affitto a prezzi contenuti, lo spazio. La sala del Teatro del Lavoro viene concessa alle iniziative di carattere pubblico e privato che abbiamo comunque e sempre indirizzi sociali e culturali che non contraddicano lo statuto dell'Associazione che la gestisce legalmente. Se l'uso dello spazio viene richiesto per eventi che si contrappongono ai valori della stessa associazione, l'affitto non verrà concesso. La direzione si avvarrà di questa facoltà, di volta in volta.

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